Dott.ssa Rosanna Qualizza, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica, in servizio presso l’Azienda Ospedaliera di Niguarda e Azienda Ospedaliera I.C.P. di Milano.
La mia esperienza con “la sindrome degli occhi belli”, si chiama ?Noemi.
Ho fatto conoscenza con questa sindrome circa 3 anni fa, quando ho conosciuto Noemi che veniva alla mia attenzione (inviata dal neuropsichiatra), per una visita allergologica per valutare e inquadrare dal punto di vista allergologico la bambina che presentava sintomi da sospetta intolleranza alimentare.
La bambina lamentava scarso appetito, nausea, dolori addominali, alvo irregolare tendenzialmente diarroico, irritabilità e nervosismo ed anche la terapia per l’epilessia, non era più in grado di controllare le frequenti crisi epilettiche.
Noemi si è presentata a me con un volto molto sofferente, con gli occhi iperemici, con evidente blefarite bilaterale. Non riusciva ad esprimersi a parole, emetteva solo gemiti accompagnati ad espressioni del volto che esprimevano sofferenza; movimenti stereotipati delle braccia e mani , che mi volevano comunicare questo suo disagio e sofferenza e probabilmente anche una richiesta di aiuto (a volte, la comunicazione non verbale può essere molto più reale ed incisiva delle parole).
Ho cercato di interpretare e analizzare le espressioni del suo volto e le ho valutate come “una sofferenza intestinale”, che può nascere da un problema legato all’alterazione della flora batterica, ad una disbiosi intestinale, dove, a causa di terapie che vengono somministrate per il controllo dei sintomi neurologici, l’intestino può diventare pigro, oppure, viene alternato a scariche di dissenteria, in particolare quest’ultima, si verifica quando i pazienti assumono per lungo tempo terapia antibiotica.
Nella sindrome di Rett, il continuo movimento delle mani che poi vengono portate alla bocca, determinano la tipica condizione che favorisce e predispone a frequenti infezioni batteriche, virali o da parassiti.
La terapia antibiotica è in grado di eliminare le infezioni batteriche e viene anche consigliata durante le infezioni virali, quando sono a rischio di sovra-infezioni batteriche, mentre poco o totalmente inefficace è nei confronti di parassiti, in particolare quando sono allo stadio larvale.
La sintomatologia legata all’apparato gastroenterico a volte viene sottovalutata, così come le cause legate alle parassitosi intestinali da nematodi, che non sono così rare, come comunemente si pensa.
Il parassita può vivere nell’intestino, oppure, allo stadio di larva, può migrare ovunque nel nostro organismo e può localizzarsi in vari organi e tessuti come nei polmoni, nel fegato, nei muscoli, nell’occhio ed in particolare nel SNC dove può restare silente per lunghi periodi di tempo fino a decenni.
Questa infestazione può essere corresponsabile di malattie neurologiche come l’epilessia criptogenetica non controllata, ma può essere presente anche in altre malattie le cosiddette “rare” come la Sindrome di Rett.
Sono malattie poco conosciute e poco studiate, perché in presenza di patologie multiple, si tende a tenere sotto controllo la sintomatologia per migliorare il più possibile la qualità della vita.
Anche le tossine prodotte da parassiti possono dare irritazione cerebrale e scatenare crisi epilettiche, o causare cefalee ricorrenti sia nell’adulto ma in particolare nel bambino.
La stipsi ostinata determina nervosismo, irritabilità, tristezza, depressione, difficoltà di concentrazione, nausea con scarso appetito e un continuo movimento del corpo a causa dell’ingombro intestinale.
Noemi è stata sottoposta a ripetuti cicli di terapia antiparassitaria con bassi dosaggi di Pirantel Pamoato, intervallata da probiotici. Il risultato è stato un miglioramento graduale e progressivo, ha iniziato a desiderare il cibo e a richiederlo; con una regolare alimentazione anche l’intestino si è regolarizzato e così anche la mucosa orale, sede di frequenti episodi di stomatite si è normalizzata, la mucosa nasale e la congiuntiva non ha più dato segni di infiammazione; anche le crisi epilettiche sono diventate sempre più rare fino al completo controllo dei sintomi con la terapia anti-comiziale.
Al momento i miei studi si basano soprattutto sulle osservazioni raccolte nel corso dell’attività clinica presso il Poliambulatorio di Allergologia dell’Az. Osp. I.C.P. di Milano, anche in collaborazione con altri Centri Ospedalieri milanesi (ad esempio: Centro di Epilettologia Infantile dell’Ospedale Fatebenefratelli; Istituto IRCCS Ospedale Maggiore).