Le persone con disabilità multiple incontrano difficoltà di inserimento nella vita sociale del loro contesto di appartenenza. Un prerequisito fondamentale per garantire l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva da grave a profonda nelle attività sociali, per capirle ed essere capite da loro, è strettamente correlato alla qualità dell’interazione con le persone con disabilità, ovvero l’osservazione prolungata e condivisa dai professionisti e famiglie.
Si tratta di osservare il comportamento delle persone con disabilità in tutti i loro luoghi di vita, durante le loro attività, al fine di riconoscere i loro mezzi di comunicazione, i loro desideri e i loro comportamenti. Conoscere i loro mezzi di comunicazione verbale e non verbale permetterà di offrire loro un progetto di vita globale (educazione, riabilitazione, istruzione, cura) e individualizzato.
L’obiettivo riabilitativo e assistenziale delle persone con disabilità multiple è quello di prevenire l’aggravamento delle loro disabilità fisiche e assicurare il loro benessere in modo che possano partecipare alla vita sociale. Pertanto nel trattamento della scoliosi nelle persone con disabilità multiple e in particolare nella Sindrome di Rett (scoliosi nel 50% dei casi), è proposta una chirurgia mini-invasiva con montaggio di un telaio telescopico, senza corsetto e senza innesto, che migliora considerevolmente la qualità della vita di queste bambine e di quelle che li circondano.
Molti paesi europei, tra cui l’Italia, hanno proposto diverse strategie per garantire l’inserimento dei bambini e adulti con disabilità nella società. La strategia più importante per la partecipazione sociale delle persone con disabilità multiple, è quella di avere per ognuno di loro un progetto di vita globale, curato regolarmente e riabilitato da professionisti specializzati in più settori, in stretta collaborazione con famiglie, in un ambiente sociale accogliente.