Il mio saluto a Giulia, una delle “bimbe dagli occhi belli”
Mi da fastidio che le persone ricordino Giulia come la ragazza che soffriva, perché non è vero.
Giulia a casa è sempre stata sorridente, certo non mancavano i momenti difficili passati in ospedale, ma a casa con mamma e papà è sempre stata sorridente.
è vero anche che la sua malattia era grave e che non riusciva a parlare, ma questo non significa che non riusciva a comunicare.
Con noi lo faceva sempre, con gli occhi.
Ogni volta che tornavo a casa lei mi fissava e sorrideva ed io ricambiavo.
Lei c’era anche quando mi arrabbiavo, magari per cose stupide, per esempio quando non trovavo un libro e tiravo giù tutta la libreria, quando non trovavo una maglietta e tiravo giù l’armadio e lei mi guardava sempre, la facevo ridere anche con queste cose che possono sembrare banali ma per Giulia non lo erano.
Questo accadeva anche a cena, quando i miei parlavano di lavoro ed io e Giulia che non ci capivamo niente ci guardavamo.
Mi mancherà il suo sguardo, il suo sorriso, ma anche i suoni che c’erano in casa, prodotti dai suoi macchinari: l’aspiratore, il saturimetro, che sentivo sempre quando mi chiudevo nella mia stanza a studiare. Mi mancano quei bellissimi rumori che adesso sono stati sostituiti dal più completo silenzio.
Io adesso sono ciò che sono grazie ai miei amici, che mi hanno sostenuto, ai miei professori che mi hanno istruito, ai miei genitori e parenti che mi hanno condotto nella giusta via e devo ammettere che senza Giulia sarebbe stato tutto diverso, tutto più triste.
I miei genitori sono stati molto fortunati ad avere Giulia come figlia ed io ad averla come sorella.
Riccardo
Con affetto la Redazione di Vivirett si stringe a Riccardo e a tutta famiglia Cascino in questo momento così difficile e ringrazia per la generosa donazione all’Associazione fatta da parenti e amici della piccola Giulia.