EFFETTI DEL CAMMINO SU TAPIS ROULANT E REALTÀ VIRTUALE IN SOGGETTI CON SINDROME DI RETT: UNO STUDIO PILOTA

È stato pubblicato sulla rivista Children, l’articolo sul progetto “Cammino su Treadmill e Realtà Virtuale” svoltosi presso l’Istituto Medea de La Nostra Famiglia a Bosisio Parini (LC). Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Rosa Angela Fabio, il cui costante supporto e preziose idee hanno giocato un ruolo fondamentale fin dalle prime fasi di ideazione del progetto.

Il progetto è partito dall’analisi della letteratura per quanto riguarda la riabilitazione motoria nella Sindrome di Rett, in particolare quella del cammino. Le ricerche passate ci dicono che le nostre ragazze hanno alti livelli di sedentarietà e un numero molto limitato di passi giornalieri. Soprattutto se non sono completamente autonome nel cammino e quando raggiungono età avanzate hanno una riduzione del livello di attività motoria. Viceversa, il mantenimento di un buono stato di attività fisica permette di mantenere le funzionalità e prevenire deformità secondarie.

Proprio riguardo il training del cammino, uno strumento emerso da tempo che può portare benefici è il treadmill o tapis roulant. Il cammino su treadmill, nella Sindrome di Rett, è utile nel ridurre i comportamenti disfunzionali del cammino e migliorare lo schema del passo. Alcuni studi hanno evidenziato che le ragazze sono in grado di adattare la propria velocità a quella del treadmill, fino al raggiungimento della loro velocità massima.

In letteratura sono anche stati trovati studi che ci confermano quanto le nuove tecnologie siano applicabili nella riabilitazione delle nostre ragazze.

Volendo unire il cammino su treadmill e l’uso della tecnologia di realtà virtuale è stata indagata anche quest’integrazione, che è molto usata per altre patologie neurologiche sia dell’adulto che dell’età evolutiva ma non è ancora stata sperimentata nei soggetti con Sindrome di Rett.

Per il nostro progetto abbiamo utilizzato il GRAIL System della Motek Medical, un treadmill strumentato a doppio nastro, con possibilità di oscillazioni laterali e anteroposteriori e posto di fronte ad uno schermo semicilindrico di 180° e un sistema di audio surround.

L’obiettivo dello studio era quelli di valutare la fattibilità dell’uso dello strumento GRAIL nelle ragazze con Sindrome di Rett, esaminare la loro tolleranza allo strumento e ricevere un feedback dal genitore o caregiver riguardo la loro soddisfazione.

Sono state reclutate 9 partecipanti con Sindrome di Rett dai 6 ai 45 anni, che comprendessero il concetto di causa effetto e che camminassero autonomamente oppure con lieve sostegno.

Sono stati scelti 3 scenari di gioco:

– lo scenario ONDE del mare, in cui il treadmill oscillava come su una barca per dare una stimolazione propriocettiva;
– Il gioco PONTE che ha fatto camminare le ragazze su diversi tipi di dislivello;
– il gioco SCENARIO NATALIZIO (NEVE) in cui il sottofondo musicale accompagnava una passeggiata in un bosco innevato.

Ogni scenario è stato eseguito 3 volte. Attraverso un’analisi statistica sono stati ottenuti i risultati che hanno mostrato che l’indice di felicità è stato significativamente maggiore nell’unico scenario con la musica, quello della neve, confermando il ruolo che ha la musica nella pratica riabilitativa della Sindrome di Rett.

Il tempo di resistenza nello scenario del ponte è stato maggiore nell’ultima sessione, indicando un adattamento motorio durante le tre sessioni. Il questionario di soddisfazione è stato compilato dai genitori delle partecipanti, con un risultato positivo e l’esperienza con lo strumento è stata valutata come piacevole, non fastidiosa, realistica e immersiva.

Questi risultati sono stati molto incoraggianti. L’obiettivo di valutarne la tolleranza e fattibilità è stato raggiunto. È uno strumento che può essere usato dalle ragazze con Rett e che è stato apprezzato dai caregiver.

Bibliografia essenziale

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