In questa notte
tanto salsa
inaspettata
nasce il pensiero
crudele e cruente
mentre gli occhi di Vittoria
e con essi il corpo
sono incapaci di trovare
requie
spaziando fra ombra dense
oso chiedere
e risposta esigo
quale sia il destino
che attende queste creature
tanto fragili
dopo la morte dei genitori?
Quale mesta
crudele
ardita
infausta
balia
li attende
a braccia spalancate?
Le istituzioni
tante parole
pochi i fatti
leggi vacue
dai mille trabocchetti.
La gente
falsa
buona per farci il minestrone
apparenza
dietro l’inganno.
Il mondo
rullante
vacuo
assurdo
incapace di coglier
bellezze e primizie.
Notte fonda
mondo incauto
zampettante
si move lento
flemmatico è il passo
che si fa tonfo
assordante
inflessibile.
Mani crudeli
dietro mura
tinte di cremisi
avrebbero imbottito
la mia creatura
di farmaci
di sonniferi
affidandola con forzatura
all’onirico.
Da madre
non posso permettere
non devo permettere
che questo accada.
Agire
agire si deve
agire voglio
affinché nulla rimanga incustodito
gettato alla rinfusa
alla furia dei venti
nel caos di un tutto rullante
dove l’amore
esultante
acquattato rimane
silente
sepolto vivo
graffiante e ruggente.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste