Il progetto “Scuola Interattiva” si configura come un’opportunità unica di coesione tra AIRETT, bambine, caregivers, scuole e centri diurni. Il progetto “Scuola Interattiva” ha avuto origine in un momento storico in cui l’Italia e quasi tutti i Paesi del mondo stavano affrontando e vivendo la paura del contagio. Il progetto ha coinvolto 39 bambine, dimostrando l’efficacia del programma durante il lockdown. Finita l’emergenza pandemica, AIRETT ha unito i successi del progetto iniziale alle esigenze delle scuole e delle famiglie di avere formazione e supporto nel percorso scolastico delle bambine e ragazze con Sindrome di Rett, per espandersi oltre le mure domestiche, coinvolgendo attivamente scuole, centri diurni, insegnanti ed educatori. Gli obiettivi si sono evoluti, concentrandosi sull’incremento delle abilità sociali, cognitive e comunicative, con la partecipazione di 15 bambine/ragazze provenienti da 15 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale. Il progetto pilota ha avuto l’obiettivo di creare collegamenti tra regioni, evitando l’isolamento sociale delle famiglie affette da malattie rare. Il progetto è stato caratterizzato da una metodologia dettagliata, con partecipanti divise in classi uniformi, criteri di inclusione ben definiti e con monitoraggio di parametri cognitivi, comunicativi e comportamentali specifici. Le valutazioni hanno evidenziato miglioramenti significativi. Il successo del progetto pilota ha consolidato la Scuola Interattiva come un’iniziativa annuale di AIRETT, coinvolgendo ora più di 30 nuove bambine/scuole, scuole, centri e insegnanti in tutto il territorio italiano, suddivise in 6 classi interattive che parteciperanno al progetto fino a Giugno 2024. Il modello di coesione nazionale, supportato dalla tecnologia e da un approccio personalizzato, apre prospettive future per un’istruzione più inclusiva e centrata sulle esigenze specifiche delle bambine con Sindrome di Rett. La Scuola Interattiva si svolge su piattaforma Zoom, supportata da una tecnologia avanzata, tra cui computer e eye-tracker. Le lezioni settimanali, articolate su diversi ambiti, offrono un approccio inclusivo e coinvolgente. La struttura delle lezioni prevede momenti di interazione sociale, presentazione di attività e video interattivi, esercizi cognitivi e di comprensione, esercizi motori o logopedici personalizzati.
Il progetto “Scuola Interattiva” si configura come un modello di coesione nazionale, promuovendo la consapevolezza e l’inclusività tra bambine con Sindrome di Rett. I risultati positivi e il coinvolgimento crescente evidenziano il ruolo centrale della tecnologia e dell’approccio personalizzato nell’educare e supportare le bambine affette da questa patologia, gettando le basi per un futuro più inclusivo nell’istruzione. Il coinvolgimento di bambine/ragazze da diverse strutture su tutto il territorio nazionale è cruciale per creare legami tra regioni e ridurre l’isolamento delle famiglie colpite da malattie rare. Un elemento essenziale è anche la formazione dei caregivers in tutte zone d’Italia, contribuendo ad ampliare il numero di professionisti preparati nella gestione della Sindrome di Rett.